Liam Payne: i procuratori escludono la morte intenzionale e accusano 3 persone di negligenza (Instagram @liampayne)
Le autorità argentine che indagano sulla morte di Liam Payne hanno escluso l’ipotesi di suicidio. Secondo l’analisi dei procuratori, Payne probabilmente era incosciente quando è caduto dal balcone del terzo piano dell’Hotel CasaSur Palermo, a Buenos Aires, il 16 ottobre.
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La conclusione si basa sull’assenza di riflessi di autoconservazione e sui dati tossicologici che hanno indicato un consumo significativo di sostanze illecite, il che potrebbe aver causato una perdita di coscienza, escludendo così la possibilità di un atto intenzionale.
Tre persone sono state accusate di coinvolgimento indiretto nella morte del cantante. Tra loro c’è un amico di Payne, identificato come il suo manager, che avrebbe violato il dovere di cura non informando la famiglia sulla ricaduta del cantante e ignorando i tentativi di contatto da parte della polizia. Gli altri accusati includono un dipendente dell’hotel e un presunto spacciatore che avrebbero fornito le sostanze consumate da Payne prima della sua morte.
La polizia sta ancora indagando sui dettagli del caso, inclusa la testimonianza di due donne che hanno dichiarato di aver bevuto con Payne nella camera d’albergo prima dell’incidente. Inoltre, la stanza del cantante è stata trovata in disordine, con segni di consumo di sostanze stupefacenti.
Fonte: PageSix | Foto: Instagram @liampayne | Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale